La notte di Roma è arancione.
Arancione come la luce dei lampioni, il colore della bandiera, il fuoco appiccato da Nerone.
Di notte, capita di imbattersi in angoli che sfidano l’immaginario…così surreali da far pensare che non esistano in realtà.
Guardate qui.
Ed ancora qui…
Cos’è? La cupola di San Pietro…incorniciata da un buco della serratura. Si tratta della serratura del portone del palazzo dei Cavalieri di Malta, sul colle Aventino. Se si viene qui di notte, il viale è illuminato e le sue luci portano in prospettiva fino al Vaticano, in una cornice oltremodo suggestiva.
Ma, come se riuscire a vedere San Pietro da uno spiraglio di due centimetri per due non fosse abbastanza, c’è tutta la storia della Piazza che si apre davanti al Palazzo e dell’Aventino tutto.
La leggenda vuole che il colle sia una nave sacra ai Cavalieri Templari che, al momento opportuno (il giorno del giudizio universale??), salperà verso la Terra Santa. La progettazione della zona, tanto per saperne di più, è opera dell’architetto Gian Battista Piranesi, che ebbe l’incarico nel 1765 dal nipote del Papa clemente XIII. L’architetto, sostenitore dell’Ordine dei Cavalieri, sparpagliò simboli massonici per l’intero colle…che divenne, dunque, un inconsapevole (agli occhi dei più) luogo di culto esoterico. Dunque si spia il Vaticano in seno alla culla della massoneria….
Roma di notte indossa il suo vestito migliore, si cosparge di profumi ipnotici e ti scaraventa in un mondo che di giorno non esiste. Lasciarti spiare dalla serratura… farti credere solo per un istante che quella prospettiva sia la coincidenza frutto di un colpo di fortuna, lasciarti assaporare la potenza del simbolismo per un tempo ancora inferiore…è un tocco da maestra. Solo Roma può.
E voi…andrete ad assaporare la sua magia?
Scritto da Matilde Vallenari