Il Deodati arriva nell’ufficio del commissario e si accomoda sul canapè. E’ pallido in viso… e in viso porta ancora i segni dell’aggressione ricevuto dalla strega.
A tal proposito Bernabei gli chiede se ha già pranzato e se gradisce un digestivo Strega. Il ragazzo accetta e ringrazia. Entrambi restano in silenzio a gustare goccia dopo goccia quella miscela dolce e piena. Il commissario aspetta che il suo interlocutore finisca il suo bicchierino, poi comincia.
“Secondo le regole del concorso a ciascun giurato spetta proporre agli altri membri un libro, che deve essere comunque supportato da due della giuria.
Lei doveva presentare il libro di Lucia Lopresti, L’amore è un graffio. Ma all’ultimo minuto ha cambiato idea e scelto di sostenere un altro candidato. Perché?”
Matteo Deodati si irrigidisce, portandosi una mano sul volto a coprire il graffio ricevuto dal suo aggressore.
“Ho pensato che fosse un libro non degno di nota. Parla di una donna sedotta e abbandonata, materia da romanzo di bassa categoria.”
“Dice? Io l’ho letto e l’ho trovato molto interessante. Parla dell’amore tra un uomo e una donna. Quello dolce che si diffonde dentro l’anima, come un sorso di questo liquore. Ma poi succede qualcosa. L’amore è una miscela di tante cose, come tante erbe che vanno sapientemente amalgamate. Ma non tutti sono disposti a farlo e quindi quando finisce lascia come un graffio sul cuore della persona abbandonata. Può rimarginarsi ma resterà sempre una cicatrice.”
Lo scrittore scruta il commissario spaventato. Suda e comincia a giocherellare con il bicchiere in mano.
“Lucia Lopresti è di Benevento, proprio come lei. Vi eravate innamorati ma poi lei ha deciso di trasferirsi a Roma per tentare la fortuna come scrittore e ci è riuscito. Ha abbandonato Lucia, la quale ha affidato la sua rabbia e il suo dolore alle pagine bianche di un libro. Non le ha chiesto nulla, se non il suo appoggio per essere ammessa al concorso. E’ corretto?”
Deodati annuisce in silenzio poi abbassa lo sguardo.
“All’ultimo lei ha tradito la sua fiducia e Lucia ha deciso di vendicarsi del premio e di lei, sfruttando la vecchia leggenda delle streghe di Benevento.” Continua Bernabei nella sua ricostruzione.
“Cosa le accadrà ora?” chiede lo scrittore con voce triste
“Sarà arrestata per aggressione, ovviamente. Ma lei farebbe meglio ad ammettere le sue colpe.”
A quel punto lo scrittore si alza, posa il bicchiere ormai vuoto e abbandona in silenzio l’ufficio del commissario.
Il giorno dopo Bernabei legge in prima pagina un titolo clamoroso:
ARRESTATA LA STREGA DEL PREMIO, MA SUBITO RILASCIATA.
LA GIURIA AMMETTE IL SUO LIBRO AL CONCORSO.
E più sotto la notizia delle dimissioni di un giurato.
“E anche questa l’abbiamo digerita” pensa il commissario scartando un torroncino, rigorosamente al liquore Strega.
Scritto da Giulia Morandi
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Il Liquore Strega nasce nel 1860 nell’azienda della famiglia Alberti.
Rimarrete stregati dal sito ufficiale, in cui troverete un vasto assortimento di liquori, torroni, cioccolatini che vi ammalieranno come solo un incantesimo di strega può fare…
E poi il sito dedicato al premio letterario Strega per scoprire ogni anno nuovi libri da sogno.