Il commissario Bernabei si siede sulla poltrona e si versa un bicchierino di liquore. Ha un profumo misterioso che annusa pienamente mentre se lo porta alla bocca. Nessuno conosce la vera ricetta del liquore Strega, è un segreto.
Un mistero che nessuno scioglierà probabilmente perché anche in questo consiste il suo fascino.
Questo e il suo nome: lo Strega, ispirato alle leggende delle streghe della sua città Benevento.
Una ricetta segreta come il nome del vincitore del premio letterario omonimo, che da lì a qualche ora sarà proclamato dagli Amici della Domenica, come si definisce la giuria di quattrocento persone, facenti parte della cultura italiana. E’ un concorso ambizioso per ogni scrittore italiano ma rappresenta anche il modo in cui l’Italia vuole guardare avanti dopo gli orrori della guerra. Un po’ per digerirla e continuare, come fa il liquore dopo un lauto pranzo.
Straordinariamente per quella edizione, la proclamazione del vincitore avverrà nella città che ha dato vita alla produzione della bevanda. Sempre che Bernabei riesca a risolvere il mistero.
Da tre notti una donna vestita di nero e incappucciata si aggira per le strade beneventine, spaventando i cittadini, ma colpendo in particolare i giurati intenti a fare una passeggiata notturna. Nessuno ha idea di chi possa essere e tra gli anziani c’è chi sostiene che le streghe siano tornate per davvero e che si incontrino ancora a fare i loro riti sotto l’albero di noce, come nei secoli passati.
Ma Bernabei non è uno stupido e sa che c’è una spiegazione logica. Lascia i misteri e i segreti all’arte culinaria e affronta con razionalità le vicende degli esseri umani.
Sicuramente è qualcuno che non ama il premio e per questo ha interrogato tutti i giurati che l’hanno vista apparire. La malefica presenza aggredisce all’improvviso alle spalle, getta a terra la propria vittima e si avventa tramortendola con un oggetto. Quando questa rinviene, della strega non c’è più traccia.
Non è un’allucinazione, questa è vera e i bernoccoli che lascia lo dimostrano.
Ma nell’ultima aggressione ha commesso un errore. Ha aggredito un giovane scrittore in erba, Matteo Deodati, graffiandolo al volto.
Il commissario ha finito di bere il suo liquore e adesso si appresta a ricevere il Deodati per interrogarlo. Ha molte domande da porre, in primis cosa c’è dietro al libro di Lucia Lopresti.
Scritto da Giulia Morandi
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Si dice che nessuno conosca la vera ricetta del liquore Strega. Si sa solo che è fatto con 70 erbe, tra cui spiccano nella melodia dei suoi sapori lo zafferano che gli dà il colore, la menta e il finocchio. Nemmeno chi lo produce sa cosa ci mette dentro. Gli ingredienti vengono riposti in casette di legno numerate e gli operai addetti a preparare materialmente la miscela ne sanno solo i quantitativi legati ai numeri.
Ma lasciamo questo mistero da parte. Per ora concentriamoci sul nuovo caso del commissario Bernabei. Come finirà questa vicenda?